Si insedia la nuova Comunità Montana dell'Area Grecanica

Bagaladi, 28.04.2009 - Seduta d’insediamento Comunità Montana “Area Grecanica”

Il discorso del Neo-Presidente Macheda

"Con orgoglio e commozione esprimo un sentito ringraziamento innanzi tutto a voi, colleghi consiglieri, che questa sera mi fate oggetto della vostra fiducia e mi onorate della carica di Presidente della Comunità Montana dell’Area Grecanica.


Assumo questo incarico con spirito di servizio e con la consapevolezza che è un momento di profonda crisi economica che attraversano le Comunità Montane in generale, tuttavia intendo onorare quei principi e quei valori di unità , liberta, democrazia, pace, rifiuto della violenza e rispetto della legalità.

Questi saranno i capisaldi su cui poggia la nostra azione amministrativa.

Sarò il Presidente di tutti, la nostra Amministrazione sarà, sempre di più, un’Amministrazione “aperta”, un Amministrazione non solo trasparente (come si usa dire oggi, una “casa di vetro”), ma “verificabile” e “visionabile” da chiunque, sarà, infatti, anche un’amministrazione del confronto e del dialogo in primis con i Comuni membri, con la Provincia, con la Regione, con le Associazioni, con gli imprenditori e con tutti i portatori d’interessi, tutti, nessuno escluso.

Il lavoro, l’occupazione, lo sviluppo economico e sociale della nostra area saranno gli obiettivi fondamentali che perseguiremo, un progetto che favorisca la partecipazione democratica e che porti avanti lo sviluppo economico e sociale con un modello equilibrato e sostenibile.

Sia ben chiaro, però, che nessun Governo Locale può operare nel migliore dei modi in sintonia con le esigenze di sviluppo economico, sociale e civile del territorio se non può contare sull'azione di indirizzo, programmazione ed impulso di una assemblea forte e motivata.

E' evidente, Sig.ri Consiglieri, che questa prima seduta, svolta secondo le vigenti norme di legge, assume un valore Istituzionale essendo caratterizzata da adempimenti formali e procedurali che rinviano ad altre occasioni lo sviluppo del dibattito politico.

Insieme al ringraziamento, il saluto rispettoso, anche a nome dell’ esecutivo, al personale dell'ente ed in particolare a chi vorrà sentirsi parte integrante della vita amministrativa, un saluto e ringraziamento anticipato all'ufficio di Segreteria, consapevole e certo della sua disponibilità che andrà ad impegnare per un corretto e proficuo funzionamento dell'intero apparato.

La nostra attività di governo intende rinvigorire l'azione programmatica ma anche, e soprattutto, di impostare una riflessione sui valori di partecipazione e di consenso che stanno alla base della nostra società, in continuità con l'egregio lavoro svolto dalla Giunta precedente.

Consentitemi di porgere un saluto al mio predecessore Avv. Nino Palermiti il quale abbiamo condiviso tanti anni insieme nella Giunta precedente con reciproca stima ed amicizia.

Rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni recuperandone efficienza ed efficacia è un'esigenza da tutti avvertita e per la quale tutti dobbiamo impegnarci a perseguire.

La politica è passione, impegno, appartenenza culturale ed ideale ad un progetto sulla base di una interpretazione della società che proviene da un sentire comune: La cultura della vita, l'attenzione dei confronti della famiglia, la difesa delle fasce deboli della società, questi sono i temi qualificanti su cui questa Amministrazione intende spendersi.

Dobbiamo prendere coscienza delle richieste che arrivano dalla gente, che sono quelle di una maggiore efficienza nella gestione della cosa pubblica, non soltanto nei settori, diciamo così, tradizionali ma anche in quelli sui quali la domanda dei cittadini, in una società modernamente organizzata, si fa sempre più pressante e giustamente esigente.

Politici e tecnici, oramai, sostengono con forza ed argomentazioni diverse, la necessità che nell'Ente Locale siano introdotte non solo l'efficienza e la produttività, ma soprattutto una "mentalità aziendale". Il problema della cultura aziendale, è tuttavia, strettamente connesso con quello della cultura organizzativa che, nello specifico, dovendo operare in ambienti che da questa cultura sono spesso lontani, esige interventi che sono di vera e propria progettazione organizzativa.

Si tratta in altri termini di introdurre elementi di efficienza nella Pubblica Amministrazione, a cui si richiedono nuovi e più dinamici comportamenti, coerenti con il vasto quadro di opportunità economiche in gestazione, e di impostare un quadro organizzativo di coordinamento e di sviluppo sinergico, chiamando a collaborare le istituzioni interessate allo sviluppo territoriale con la P.A. che, con continuità e raccordo funzionale, ponga le basi di una azione programmatoria, progettuale ed operativa di lungo periodo.

Nel nostro territorio, non sempre, si sono compiutamente espressi tutti i fattori che caratterizzano lo sviluppo, a volte l'ottimismo della potenzialità di progresso si infrange nel constatare che il sistema delle infrastrutture, asse portante dello sviluppo, spesso non è il risultato adeguato al rafforzamento dei fattori di crescita del territorio.

Territorio che non gode del privilegio di una rete ferroviaria efficiente, non è attraversato da una rete viaria provinciale adeguata o di facile percorribilità e credetemi non c'è spirito competitivo che tenga senza la disponibilità di quelle infrastrutture che costituiscono una sorta di certificazione di qualità dei territori, soprattutto in relazione allo sviluppo degli insediamenti produttivi ed all'espansione delle attività turistiche.

Ma la Comunità Montana e direi, tutti gli enti territoriali, hanno bisogno di altro per assicurare risultati positivi nei processi di crescita e di sviluppo.

Essi hanno bisogno di sostegni convinti e di incentivi istituzionali per realizzare gli obiettivi loro assegnati. Nel corso di questi ultimi anni, sono stati individuati dal legislatore i principi che permetteranno alle Comunità Montane e agli Enti Locali di potersi dotare di nuovi strumenti di governo.

La recente legislazione in materia di riordino funzionale, ha attribuito alle Comunità Montane un ruolo nuovo e strategico rispetto al passato. Le Comunità Montane, come recita l'articolo 1 della Legge 4/1999 "…...sono Enti Locali sovra comunali costituiti fra Comuni montani e parzialmente montani per l’esercizio di funzioni proprie, di funzioni conferite o delegate…..Esse costituiscono il livello ottimale per l’esercizio associato delle funzioni in relazione alle peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione e alla funzionalità dei servizi.

Esse promuovono, programmano ed attuano le politiche a favore delle popolazioni dei territori montani e parzialmente montani ricompresi nell’ambito territoriale di competenza.

Sono, quindi, artefici e protagoniste della crescita del proprio territorio, secondo il principio di sussidiarietà.

Ecco questo è quello che intendiamo fare…….in sinergia con i Comuni.



Tutte le istituzioni dell'ordinamento repubblicano, in primis le Regioni, devono oggi sentirsi impegnate a rispettare e ad attuare le indicazioni legislative verso le esigenze delle autonomie locali, concorrendo responsabilmente a realizzare quel processo di evoluzione istituzionale che ormai non può più essere eluso.

Non sempre però la cultura accentratrice, presente nell'azione istituzionale delle Regioni, è disposta a dare pieno riconoscimento e formale legittimazione all'azione innovativa degli Enti Territoriali. Accade, il più delle volte, che le giuste rivendicazioni delle Comunità Montane siano percepite con un senso di palese fastidio e considerate di disturbo, anziché di maggiore correlazione ai bisogni e alle situazioni locali.

Le Comunità Montane devono avere la loro "autonomia" e ove ciò non fosse percepito o addirittura trascurato, non può che rallentare il processo di crescita delle realtà locali e soprattutto ritardare il conseguimento del nobile traguardo della democrazia compiuta.

La Calabria infatti è l’unica Regione che pur avendo adempiuto nei termini di Legge alla riduzione del numero delle Comunità Montane, del numero dei componenti dei loro organi e delle indennità agli amministratori, non ha ancora provveduto a trasferire specifiche funzioni alle Comunità Montane.

Auspico che questo avvenga in tempi brevissimi anche per dare dignità ai dipendenti e agli amministratori.

Colleghi Consiglieri, il programma di lavoro che ci siamo dati è certamente ambizioso ed impegnativo.

Affinchè l'azione della Giunta sia efficace e rispondente alle aspettative, oltre che in linea con gli obiettivi che ci siamo proposti, occorre, anzitutto che la maggioranza, che ha consentito questa elezione, dimostri nei fatti, la volontà di operare in consonanza con le finalità che concordemente ci siamo preposti.

Lasciando da parte beghe di campanile e proiettando la visione oltre i confini comunali.

Mi sia consentito dire, che in momenti difficili e vitali come questi, per il nostro territorio, è quanto mai utile essere uniti per un fine comune che è quello di rinvigorire la crescita, economica, sociale democratica delle nostre comunità.

Nel ringraziare sentitamente e con affetto tutti coloro i quali hanno voluto onorarci con la loro presenza concludo con una citazione che ho letto tempo fa: "Il futuro nostro, dei nostri figli, sta in noi, in tutti noi."
Auguro buon lavoro a tutti".

A presiedere la seduta il Sindaco di Bagaladi, nelle vesti di consigliere anziano del nuovo consesso montano.

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