Una lapide ricorda il Carabiniere Francesco A. Nucera

Bagaladi ha celebrato l’eroe di guerra, Francesco Antonio Nucera, carabiniere rimasto vittima da una raffica tedesca il nove agosto del 1945, quando aveva appena 18 anni. Infatti. Francesco Antonio Nucera era nato a Platì il 24.7.1927. Con la famiglia si era trasferito a Bagaladi nel 1937.

Insieme al fratello Carmelo decise di arruolarsi nell’arma dei carabinieri. Nel 1944 i due fratelli partono orgogliosi a servire la patria. Carmelo è oggi Generale in pensione della PS. Un anno dopo la triste vicenda anche se in molti ricordano la vita del povero Francesco che è stata breve, ma costellata dal fervente e nobile desiderio di servire la patria. In un momento di smarrimento dei valori l’Amministrazione di Bagaladi ha voluto dar valore allo spirito di servizio del Carabiniere intitolandogli una Via. Inoltre, le famiglie Nucera e Mangiola hanno deciso di porre una lapide in suo ricordo che è stata posta sul muro della propria abitazione. Alla manifestazione hanno preso parte anche vari esponenti politici e militari che hanno reso omaggio ad un uomo che con il suo coraggio ha sacrificato la propria vita a favore della sua nazione.

Tra i tanti volti noti spiccava il comandante della compagnia carabinieri di Melito PS Cap. Onofrio Panebianco, il comandante Stazione Carabinieri di Bagaladi M..lo Leocata, il Comando della Stazione Forestale di Bagaladi Guardia Forestale Antonino Malacrinò, il Prete Don Giuseppe Manti della locale parrocchia S.Teodoro e gli scolari ed il personale docente dell’Istituto Comprensivo accompagnati dal Preside Antonino Nastasi.

Adesso tutti potranno ammirare da vicino Francesco Antonio Nucera, simbolo del valore e della dedizione di un carabiniere, ma prima di tutto uomo, che nella sua giovane vita ha sposato pienamente il suo lavoro con amore e dedizione.

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Laboratorio Universitario a Bagaladi

Il 12 novembre è stato inaugurato, nel Comune di Bagaladi, il cantiere scuola per la sperimentazione di tecniche e materiali per il recupero dei centri storici dell’Area Grecanica.

In occasione del recupero della Torre e del Palazzo Misiano, previsto dal progetto Parco Culturale dei Greci di Calabria, la collaborazione tra il Comune di Bagaladi, la d.l. arch. Paolo Malara e l’impresa appaltante Vincenzo Sgrò, con la consulenza tecnico scientifica del Dipartimento PAU (Patrimonio Architettonico ed Urbanistico) dell’Università Mediterranea, ha reso possibile la realizzazione di un “cantiere scuola”, al fine di decodificare il lessico costruttivo e di renderlo fruibile con la sperimentazione di tecniche e materiali compatibili e rispettosi delle strutture originarie.

Il cantiere-scuola vede protagonisti non solo gli studenti del corso di laurea di Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali impegnati in momenti di didattica sul campo ma anche i ricercatori del Dipartimento PAU che dovranno orientare e indirizzare gli interventi di recupero in una logica di rispetto dell’esistente e di trasmissione dei valori storico-tradizionali.

Gli studenti in cantiere, con il supporto della direzione dei lavori e delle maestranze, si accosteranno a diverse tematiche relative alla conservazione e al restauro; attraverso una fase di monitoraggio delle lavorazioni, inoltre, elaboreranno dei “quaderni di cantiere” in cui annotare le proprie osservazioni riguardo ai metodi di messa in opera, alle soluzioni adottate, alle problematiche legate all’esecuzione del progetto (dall’esecutivo alla realizzazione).

Gli studenti sono stati accolti dal Sindaco architetto Angelo Curatola che ha sottolineato l'importanza di questi "legami" tra mondo accademico e territorio: "Conoscere i nostri boghi, e sperimentare sul campo sono un modo certamente costruttivo di fare formazione. Le porte a Bagaladi sono aperte a questo tipo di inziative. Ci gratifica il fatto che sia stato scelto l'intervento di restauro della Torre Misiano poichè conferma la bontà del nostro progetto all'interno del parco culturale dei greci di Calabria".

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Personaggi

NUNZIO BAVA (1906-1994) pittore. Nato a BAGALADI, è considerato uno dei maggiori esponenti del Verismo del Novecento.


Le foto dei quadri seguenti sono gentilmente concesse dal dott. Carlo Biroccio (Reggio Calabria).
Contadine calabresi, olio su cartone telato, 1984

Barche sulla spiaggia, olio su tela, 1988

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"Le radici della mia anima sono profondamente attaccate alla mia terra di Calabria"

I lavoratori, olio su tela, 1942
usato come icona rappresentativa dai sindacati nel dopoguerra.

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